PROGETTI / Concorsi

SIRACUSA - CONCORSO INTERNAZIONALE DI PROGETTAZIONE PER LA REALIZZAZIONE DELLA NUOVA STAZIONE MARITTIMA.

Il luogo di intervento oggetto del concorso di progettazione, piattaforma del molo S. Antonio, per la sua collocazione fisica, per la dimensione e per la funzione che è chiamato ad ospitare, svolge un ruolo strategico di centralità e contestualmente di connessione tra ambiti di rilievo dello spazio pubblico, (isola di Ortigia, waterfront Porto Grande e Porto Turistico) Pertanto, pur nella sua necessaria invadenza fisica, ha necessità di essere organizzato in modo quanto più possibile integrato ed armonico con l’ambiente urbano e naturale circostante. La proposta progettuale si pone come obiettivo la trasformazione del “non luogo” molo S. Antonio, in un ampio spazio urbano dotato di una specifica identità e di valore funzionale così elevato ed equilibrato da affermarne la necessità e la compatibilità della presenza. Inoltre, attraverso un’attenta analisi della prevedibile evoluzione del contesto, si è cercato di elaborare una proposta nella quale sono state insediate le funzioni richieste con un’ambientazione generale non competitiva, non conflittuale, ma fortemente integrata e relazionata con l’esistente e le realizzazioni in esecuzione. Questa impostazione è stata applicata a tutti gli aspetti della progettazione, con l’obbiettivo di proporre una soluzione complessivamente equilibrata, organica, sostenibile ambientalmente ed architettonicamente, soprattutto in relazione alla peculiare valenza storica del contesto. La problematica, spesso irrisolta, degli ambiti portuali, è la concomitante necessità di produrre risposte adeguate sia alle esigenze funzionali che architettonico-ambientali. I grandi spazi e gli enormi piazzali funzionalmente indispensabili, mal si prestano alla integrazione con tessuti urbani densi, articolati ed, in casi come quello oggetto della proposta progettuale di concorso, ricchi di elementi di pregio architettonico e naturalistico. In questi casi, così come perfettamente indicato nel documento di indirizzo progettuale, è utile un orientamento della progettazione finalizzato alla “riconnessione”, alla ricerca cioè degli elementi che possano determinare spazi ed ambientazioni armoniche tra antiche e nuove centralità urbane. La proposta progettuale è basata su soluzioni semplici, per così dire “naturali”, rispettose delle indicazioni del DIP per l’area di intervento, con piccole integrazioni non vincolanti per gli spazi di raccordo del Waterfront Porto Grande. Il concept di progetto è orientato alla ricerca di una soluzione fortemente legata alle caratteristiche dei luoghi, sia in relazione alle condizioni ambientali generali, sia nel rapporto degli stessi con la storia. In questo senso è da interpretare l’emergere del volume della nuova stazione dalla vasca d’acqua ideata prospiciente la facciata nord, così come il suo aspetto rigoroso, concluso, privo di licenze o concessioni progettuali autoreferenti nel rispetto e nella contestuale conferma dell’antichità e classicità dei luoghi. La composizione generale tende ad identificare il sito della nuova stazione come una porta da e verso il mare, uno “spazio” di accoglienza per chi parte e chi arriva, attraverso il quale oltre ad espletare le funzioni per così dire “tecniche” che un terminal marittimo deve offrire, si possono comunicare agli utenti le peculiarità del luogo e della sua storia millenaria. La geometria delle sistemazioni esterne è proposta anch’essa con grande rigore, basata su segni in direzione est-ovest che appartengono a tutto lo spazio interessato anche se diviso in pubblico, privato o semi privato. Unica eccezione, per sottolinearne l’importanza, il percorso pedonale di connessione con la viabilità urbana orientato nord-sud. Le pavimentazioni, le alberature in vaso, le panchine, gli apparecchi illuminanti, le luci a pavimento e quant’altro vi è di fisso nel progetto è integrato con il disegno geometrico della sistemazione esterna. La vasca d’acqua è a sfioro, le panchine hanno la larghezza dei nastri che dividono i diversi campi di pavimentazione, gli alberi in vaso del giardino di palme sono disposti in asse con le panchine (in direzione ortogonale ai nastri), e per le diverse funzioni da espletare (aree pedonali e carrabili) non è prevista differenza di livello ma delimitazione con dissuasori luminosi disposti anche in armonia con la geometria generale. Il progetto prevede anche la possibilità di realizzare un parcheggio interrato sotto la nuova stazione, qualora lo si ritenesse necessario ed utile ai fini della gestione economica complessiva della struttura. Il parcheggio, così come le aree pedonali nell’intorno dell’edificio, potrebbero essere date in uso agli eventuali concessionari dei servizi portuali e commerciali. L’edificio proposto per la nuova stazione, pur essendo per concezione ed articolazione spaziale assolutamente contemporaneo, ha, come già detto, una impostazione classica, basata su una simmetria longitudinale assiale al varco d’ingresso prospiciente la vasca d’acqua. Il prospetto Nord e la copertura sono elementi caratterizzanti l’architettura dell’edificio e costituiscono il guscio geometrico che contribuisce a regolare naturalmente la climatizzazione interna. Superato l’ingresso c’è una galleria aperta a doppia altezza, coperta parzialmente (aperture di luce dall’alto) e totalmente aperta lateralmente. Questo spazio permette la sosta degli utenti protetta dal sole e dalla pioggia, e si presta, opportunamente illuminato ed attrezzato ad ospitare svariate funzioni. Permette inoltre accessi laterali con accostamenti di mezzi motorizzati. La facciata Nord è sostenuta dalle grandi lettere emergenti dall’acqua, costituenti la parte testuale dell’edificio (altezza circa 5 m, spessore circa 1,50 m). Le aperture fra le lettere permettono il contatto visivo tra l’interno della galleria e l’esterno. Lo spazio interno si articola su due livelli, con un accesso a doppia altezza sul quale si affacciano diverse funzioni. Il piano terra ospita le funzioni di accoglienza tecnica per l’arrivo e la partenza dei passeggeri, i depositi bagagli (in arrivo ed in partenza), la biglietteria, il check-in, la dogana, le compagnie di navigazione, i noleggi auto, gli uffici per la Capitaneria, la Guardia di Finanza, la Polizia di Stato e il pronto soccorso. Al primo piano sono presenti il ristorante panoramico, il fast-food, il bar e le aree per i negozi. I due livelli sono collegati prioritariamente da scale mobili presenti nell’atrio di ingresso e da altri collegamenti verticali distribuiti per consentire accessibilità in ogni zona dell’edificio a tutti gli utenti compresi i diversamente abili. Le funzioni prettamente legate al “transito” delle diverse tipologie di passeggeri sono individuate al Piano Terra, perché legate al trasporto dei bagagli, alle biglietterie, al controllo, ecc..ad evitare inutili e dannosi allungamenti di percorso ed intrecci di funzioni, che oltretutto non garantirebbero le necessarie condizioni di sicurezza generali. Al 1° piano, in condizioni eventualmente di indipendenza funzionale, sono previste tutte le altre attività connesse sia al transito dei passeggeri, sia ad un uso quotidiano del Terminal a servizio della Città. La localizzazione al 1° piano permette anche una vista privilegiata (oltre 6 mt. da terra al calpestio) della baia e dell’isola di Ortigia. Poiché le funzioni portuali turistiche possono subire anche forti incrementi di transito passeggeri, l’edificio è concepito con criteri di semplice “adattabilità”, essendo organizzato sostanzialmente su pianta libera, sgombra da strutture o installazioni fisse. Pertanto l’area check-in potrà facilmente dilatarsi occupando gli spazi di deposito bagagli, per i quali, in situazioni di necessità, si possono prevedere diverse e varie articolazioni sia all’interno che all’esterno. L’edificio è concepito per una totale autosufficienza energetica, essendo nel complesso una macchina bioclimatica. L’involucro esterno è completamente vetrato e protetto sui lati esposti alla radiazione solare da uno schermo distante mt. 2 dalla superficie a vetri, dotato di frangisole orientabili. Una passerella in acciaio collega lo schermo alla facciata vetrata, permettendone facilmente manutenzione e pulizia. I frangisole orientabili in posizione orizzontale, permettono una efficace vista verso l’esterno e possono essere eventualmente appacchettati in posizioni predefinite. La copertura, attraverso il suo spessore (circa 1,50 m), è ventilata da aria raffreddata proveniente dalla zona a contatto con la vasca d’acqua e da una camera d’aria sottostante l’edificio. Contiene inoltre, sempre nello spessore, collettori solari e pannelli fotovoltaici in grado di garantire in gran parte il fabbisogno energetico di funzionamento. Nella zona centrale e prevista una illuminazione dall’alto, mentre nelle fasce tra i vani scala sono previste superfici con calpestio ribassato per l’alloggiamento di sistemi impiantistici tradizionali. Il sistema strutturale previsto in questa fase preliminare è misto, acciaio – calcestruzzo, con lo scopo di utilizzare i diversi materiali nel modo più idoneo e nelle migliori condizioni di durabilità. Le fondazioni, i corpi scala e servizi, i pilastri ed il primo e secondo solaio sono previsti in calcestruzzo. I sistemi di copertura e di facciata, avente anche valenza strutturale, sono previsti in acciaio. Per tutte le opere metalliche, compresi i ferri di armatura, considerato l’utilizzo in ambiente marino, è prevista la zincatura a caldo e la protezione con rivestimenti in alluminio. Tutte le opere metalliche esterne sono anch’esse previste in alluminio.


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